Ghostwriting: perché affidarsi a una persona che scriva le vostre idee
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Ghostwriting: perché affidarsi a una persona che scriva le vostre idee

Ghostwriting: perché affidarsi a una persona che scriva le vostre idee

Ghostwriting: perché affidarsi a una persona che scriva le vostre idee

Chi è il ghostwriter?

La traduzione di ghostwriter è, letteralmente, “scrittore fantasma”. Si tratta di una persona che si occupa di redigere testi che poi saranno formalmente ceduti e firmati da qualcun altro. Qui sta il senso del “fantasma”: spesso il vero autore non si paleserà mai. Se ne parla in relazione solitamente alla scrittura di libri. In un certo senso, però, il termine si potrebbe estendere a qualsiasi branca della comunicazione, comprendendo i copywriter.

Perché affidarsi a una persona che scriva le vostre idee? Il ghostwriter mette su carta i pensieri e le vicende di colui che gli commissiona il lavoro. L’opera finale sarà sempre un’unione dell’ingegno dei due. Come mai scegliere di affidarsi a qualcun altro e non scrivere da soli?

1. Capacità di scrivere

Il primo motivo è legato al fatto che è necessario essere in grado di scrivere. Qualsiasi forma comunicativa, dal breve articolo al romanzo, deve rispondere a dei requisiti formali. È necessario padroneggiare al meglio lo strumento della lingua, dalla semantica con la giusta scelta dei termini alla sintassi con frasi comprensive e chiare. Senza sottovalutare la grammatica. Ci duole dirlo, sovente si sottovaluta la complessità della scrittura. E al tempo stesso, ci si sopravvaluta pensando di poter scrivere qualsiasi cosa perché alfabetizzati. Non è invece così

2. Mancanza di tempo

Un’altra motivazione che potrebbe spingere a affidarsi a un ghostwriter per i propri testi è la mancanza di tempo. Nella vita di tutti i giorni, non sempre è evidente trovare la quantità di ore necessaria alla redazione di un libro o anche di un post. Molte teorie a ragione affermano che ciascuno dovrebbe occuparsi di ciò in cui è bravo, delegando il resto. Quello dell’affidarsi a un ghostwriter è uno di quei casi.

Quando si parla di affidare un intero libro a un ghostwriter, significa delegargli la gestione dell’organizzazione dei contenuti. Avere una idea da cui partire per scrivere un libro, sia esso una biografia, un libro aziendale, una vicenda inventata, non significa essere in grado di tradurla in modo ordinato. Serviranno dei riferimenti capaci di donare veridicità. I contenuti andranno organizzati in capitoli e in paragrafi. Un ghostwriter è in grado di unire agli spunti del committente la ricerca delle fonti e la razionalizzazione del materiale.

3. Validazione dell’idea

Scegliere di lavorare con un ghostwriter può anche voler dire validare la propria idea. Sovente accade di ritenere che quel che si pensa sia geniale e unico. Una persona esterna che si intenda di scrittura è in grado di valutare le idee e trovare i punti deboli da rafforzare, oltre che quelli forti su cui puntare. Naturalmente, sta alla sua professionalità spiegare al committente che non ci sono le basi per un buon libro. A quel punto, egli può decidere di commissionarlo lo stesso. Il ghostwriter a sua volta si può defilare oppure privilegiare l’incasso e dunque lavorare a un progetto cui non crede. Sicuramente, l’inventiva e le capacità di un’altra persona, in questo caso lo scrittore fantasma, possono migliorare l’idea di base.

Serve una stretta collaborazione

Se il committente è in grado di essere umile e di aprirsi alle iniziative del suo collaboratore, l’opera prenderà i punti forti di ognuno. Da qui si deduce come la collaborazione sia importante. Chi firmerà il libro può semplicemente spiegare che cosa vorrà vederci scritto oppure le due persone potranno lavorare a stretto contatto. Chi ha l’idea la potrà narrare al ghostwriter, rendendosi disponibile ad approfondimenti. Soprattutto se si parla di un’opera personale come una biografia, deve essere pronto a aprirsi e rendersi vulnerabile. Il ghostwriter dovrà unire alle doti di scrittura quelle di ascolto e una certa dose di umanità. Il consiglio è dunque di scegliere una persona con cui c’è una certa affinità anche a livello relazionale.

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